SOSTA AD AVIGNONE (denaro & guerra) (11)

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L’approvazione dei benefici palesa l’esistenza di una

nuova fonte di reddito, tanto che non pochi ecclesia-

stici prendono l’abitudine di indirizzare al papa richi-

este finalizzate all’ottenimento di benefici ancora occu-

pati da altri titolari.

Per essere più efficaci, tali suppliche sono accompa-

gnate da doni. Jean Favier cita la supplica indirizzata

al papa da un ecclesiastico aragonese nel 1309:


Nessuno crede che si possa compiere il bene, per dovere,

pietà o carità, se non si dispone di denaro. 


Il fisco avignonese acquisì un tale potere che tanti

chierici che non riuscivano a pagare il dovuto otten-

nero una diminuzione delle somme da versare. 

Un’altra conseguenza degli aumenti delle pretese fi-

scali fu che il pagamento delle imposte annuali sui

benefici principali e dei ‘comuni servizi’ fu sempre

più spesso regolato in forma scaglionata invece che

in un’unica soluzione, come prevedeva la regola.

I papi di Avignone rilanciarono in pratica, ma fino ad

allora limitata: mercanteggiare la concessione ai prin-

cipi laici dell’usufrutto di un contributo dovuto alla

Chiesa.

Questa prassi, pur nata in precedenza, si era generaliz-

zata all’epoca delle crociate, che in parte avrebbe dovu-

to contribuire a finanziare.

I principi cristiani ripresero questo costume nel XIV se-

colo, il che indusse la Chiesa a evocare la possibilità di

indire una nuova crociata.

Di nuovo si osserva il legame tra il denaro e la guerra,

reso ancora più notevole dal fatto che si tratta di una

guerra dalle motivazioni religiose – per quanto divenu-

ta ormai illusoria, come dimostrerà la storia.

Un altro metodo per incamerare contante escogitato dal

papato avignonese sono le cosiddette procure: gli eccle-

siastici di alto rango – vescovi, arcidiaconi, decani – ave-

vano l’obbligo di visitare a intervalli regolari le chiese

poste sotto la loro giurisdizione; per coprire le spese di

trasferta ricevevano rimborsi chiamate procure.

Innocenzo IV, nel XIII secolo, aveva abolito le procure

rendendo obbligatoria la concessione di ospitalità gra-

tuita ai prelati in visita.  

(J. Le Goff, Lo sterco del diavolo)





 

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SOSTA AD AVIGNONE (denaro & guerra) (11)ultima modifica: 2013-07-07T07:00:00+02:00da giuliano106
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