I DELATORI

 

Franciscus Gratianus concarceratus Venetijs.

Parea che si contraponesse a tutte le cose Catholiche secondo che si

ragionava, ma però lui le asseriva constantemente e facea professione

di dire contra ogni fede; et indurre una setta nuova, e diceva che in

Germania si chiamavano Giordanisti, e disse che una volta giocando

tutti sopra un libro de le sorti in Germania, o in Inghilterra ad ogn’uno

toccò de i versi dell’Ariosto, e che a lui era toccato questo verso, D’ogni

legge nemmico e d’ogni fede, e di questo lui si gloriava dicendo che

gl’era toccato il verso conforme alla sua natura.

Ha detto, poi, che la fede de Catholici è piena di biasteme, e una volta

cantando Matteo Zago il salmo Iudica Domine nocentes me etc. cominciò

a dire che questa era una grande biastema, e riprenderlo come ancora

parlava  in altre occasioni affermando che la fede nostra non era grata

a Dio, e si vantava che da putto cominciò a essere nemico del la fede

Catholica, e che non poteva vedere l’immagine dei santi

(de li loro falsi santi!).

(Processo a Giordano Bruno, documenti veneti)

 

 

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