Precedente capitolo:
Prosegue in:
Foto del blog:
…Leggi anche:
la-testa-di-diocleziano-dal-290-dc
Questa brusca separazione fa sì che la corda d’argento si
contragga e il corpo astrale viene riassorbito improvvisamente
nel veicolo fisico.
La sensazione è assai peggiore allorché si è viaggiato e si fa
ritorno. Il corpo astrale fluttua a qualche metro d’altezza sopra
il corpo, come un pallone all’estremità di un cavo.
Qualcosa, forse un rumore esterno, fa sì che il corpo astrale rientri
nel veicolo fisico con eccessiva rapidità.
L’organismo si desta di colpo e si ha la sensazione orribile di
essere precipiati da un dirupo e di essersi ridestati appena in
tempo.
Il viaggio astrale completamente dominato dalla volontà, e in
pieno stato di veglia, è effettuabile quasi da chiunque. Richiede
pratica, ma soprattutto, nei primi stadi, richiede solitudine: è
necessario poter essere soli e senza timore di interruzioni.
Questo non è un manuale di metafisica, e pertanto non avrebbe
scopo dare norme sui viaggi astrali, ma è bene sottolineare che
essi possono costruire una esperienza sconvolgente, a meno
che non si disponga di un abile maestro.
Non vi è alcun pericolo effettivo, ma si corre il rischio di choc
e di disturbi emotivi qualora l’allontanamento del corpo astrale
o il suo ritorno nel corpo fisico avvengono fuori di fase o
disarmonicamente.
Le persone che soffrono di cuore non dovrebbero mai praticare
la proiezione astrale.
Noi tibetani riteniamo che tutti gli uomini, prima della perdita
del Paradiso Terrestre, fossero in grado di compiere viaggi
astrali e possedessero poteri di chiaroveggenza, telepatici e di
levitazione.
La nostra interpretazione della perdita del Paradiso Terrestre
è la seguente: l’uomo abusò dei poteri occulti e se ne avvalse
nel proprio interesse egoistico invece di contribuire al progresso
dell’umanità come un tutto.
Agli albori della storia l’uomo poteva conversare con i propri
simili mediante telepatia. Ogni tribù aveva un proprio linguaggio
limitato esclusivamente all’ambito dei singoli gruppi.
Le comunicazioni telepatiche avvenivano naturalmente, con il
pensiero, ed erano comprensibili a tutti, indipendentemente
dai linguaggi locali. Quando il potere telepatico andò perduto,
a seguito di abusi, ….ecco la Torre di Babele…
(T. L. Rampa, Il terzo occhio)
Da: