Precedente capitolo:
Prosegue in:
L’origine del Tibet è tutt’ora ignota.
Le teorie formulate al riguardo sono basate su osservazioni di
ogni genere, e contemplano svariate migrazioni di popolazioni
diverse.
Noi ci limitiremo qui al quadro che si può tracciare per grandi
linee, all’alba della storia, all’inizio del VII secolo o poco oltre,
quando si può parlare definitivamente di ‘Tibetani’.
Secondo la leggenda, la prima coppia ancestrale era formata da
uno scimmione della foresta e una demonessa delle rocce. Il si-
to della loro unione, chiamato ‘Zotang’ è generalmente localiz-
zato nello Yarlun, la valle dello Tsangpo.
Ma ciò può essere dovuto al desiderio di porre le origini nello
stesso luogo ove nacque poi il primo potere regale. Altre tradi-
zioni ambientano la leggenda nel Poyul o Powo, più ad est: una
località ugualmente famosa per le sue foreste. Per i cinesi della
seconda metà dell’VIII secolo questo luogo, sembra, si trovava
assai più a nord.
E’ sempre nel sud-est che la tradizione pone la discesa del primo
re leggendario dei Tibetani, Nyathi Tsenpo, dal cielo sulla terra.
Il santo luogo di questa discesa è una montagna sacra, riguardo
alla quale la tradizione è, anche in questo caso, incerta: la si pone
generalmente a nord della valle dello Yarlung, ma già in epoca
più antica questa ‘montagna ove discese il dio’ è stata identificata
più a nord, fra il Nyang e il Kongpo, là dove si trova un’altra mon-
tagna sacra, Ode Gungyel, similmente legata alla medesima leg-
genda.
Più tardi, alla prima interruzione della stirpe celeste dei re, con
la morte di Digum, la leggenda si ambienta nella regione dei tre
paesi di sud-est.
Il cadavere del re è gettato nel Nyangchu, e galleggia fino al Kon-
gpo. I tre figli del re fuggono davanti all’usurpatore, fino ai tre
paesi di Kongpo, Powo e Nyang; e, quando l’usurpatore è ucciso,
quello dei figli che continuerà la dinastia reale è riportato indietro
dal Powo.
In breve la tradizione invita a cercare i primi Tibetani nel sud-est
del Tibet, in una regione montuosa coperta di foreste (ove vivono
le scimmie), relativamente calda e adatta all’agricoltura: è appun-
to a Zotang che si trovava il primo campo coltivato, e noi sappia-
mo, del resto che lo Yarlung è la regione più fertile del Tibet.
E’ lì che si formò il potere regale.
Secondo altre tradizioni tibetane, quelle dell’Amdo, sarebbe ap-
punto l’Amdo il paese delle scimmie e delle demonesse delle roc-
ce. La zona delle foreste si estende, di fatto, lungo tutto il Tibet
orientale.
Le sei ‘tribù primitive’, discendenti della coppia ancestrale di
scimmione e demonessa, possono dunque essere localizzate tutte
quante grosso modo nell’est del Tibet. Inoltre, benché i Tibetani
le considerino loro capostipiti, le definiscono sempre come popo-
lazioni ‘selvagge’, o indigene e non tibetane.
(prosegue…)
(R. A. Stein, La civiltà Tibetana)