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Questo manuale della prima metà del sec. XVII era stato scrit-
to ad uso degli esorcisti.
Gli esorcisti erano null’altro che zelanti e valenti ‘dottori’ di
Chiesa specializzati in pratiche dottrinali per la salvezza dell’-
anima e con essa la salvaguardia di ogni pericolo proveniente
da ogni diversa dottrina voce di ogni possibile dèmone o an-
cor peggio Diavolo tentatore.
Custodi dello Spirito, questi ‘dottori’ curavano la loro infatica-
bile opera come il solo vero rimedio contro le tentazioni del
Maligno.
Con i secoli ugual ‘dottori’ non dissimili dai loro antenati, pra-
ticano ancora la loro scienza, o meglio, il controllo dello Spirito
incarnato nell’inconscio e subconscio, per ottenere medesimi
risultati, la genetica culturale o meglio l’humus che impregna il
loro fervore è il medesimo.
Frutto di una cultura rimasta irrimediabilmente legata a queste
ed altre pratiche ‘Medievali’.
Il libro in oggetto, ‘Baculus Daemonum’ è stato rinvenuto nella Biblio-
teca del Convento di San Giuseppe, dei Padri Cappuccini di Leones-
sa, sui monti reatini.
Si tratta di un’opera interessante poiché, oltre alle formule rituali
da usare caso per caso su ‘indemoniati‘ o ‘vittime di maleficio‘, offre,
in forma compendiaria, un’accurata sintomatologia della possessio-
ne diabolica; esamina la dinamica dell’invasamento (obsessio); pas-
sa in rassegna i mezzi tecnici per contrastarne gli effetti e giungere
alla guarigione; enumera i rischi ai quali l’esorcista si espone ed a-
nalizza disposizioni psichiche e spirituali (morali, religiose) per e-
vitare che il contatto col lato notturno del sacro si trasformi in con-
tatto distruttivo.
Non si tratta di una disquisizione teologica sulla presenza del dia-
volo nella vita quotidiana (anche se il contesto che l’ha originata,
si colloca in un ben preciso periodo storico), ma di un vero e pro-
prio strumento (un bastone appunto) da usarsi in caso di bisogno.
Ed è da credere, considerando il periodo storico che le occasioni
non siano mancate.
Dal punto di vista della medicina tradizionale, che prevede l’ori-
gine sovrannaturale di certe malattie, inoltre, il libro è un tratta-
to di ‘medicina teurgica’.
L’autore è un sacerdote di Gubbio, sottolinea l’azione degli stre-
goni (malefici) e delle streghe (malefiche) nel procurare magica-
mente mali tramite l’alleanza o ‘patto’ col diavolo.
Quando il libro fu scritto si combattevano ancora le ultime bat-
taglie della grande crociata contro eretici e streghe.
Due anni dopo la pubblicazione del libro in questione, nel 1620,
la Chiesa prendeva ufficialmente posizione contro la persecuzione
delle streghe ed eretici degenerata in carneficina con una ‘Intenzio-
ne’ diretta al Sant’Uffizio.
In Francia il reato di stregoneria venne soppresso nel 1672.
In Inghilterra la persecuzione durò almeno fino alla metà del 1600.
In Germania continuò fino al secolo dei lumi.
In Svizzera l’ultima condanna a morte fu eseguita sette anni dopo
la Rivoluzione francese.
Il titolo completo del testo rinvenuto, e del quale presenterò una
selezione di brani, è il seguente (tradotto):
BASTONE
DEI DEMONI
SCONGIURI
DEGLI SPIRITI MALIGNI
Ottimi, e efficacia sperimentata e mirabile, dei quali la conoscenza
spetta propriamente al Sacerdote.
In parte dedotti dalla vita di S. Ubaldo Vescovo e Confessore Canonico
Regolare Lateranense e in parte sperimentati dall’Autore nella Chiesa
di detto Santo.
Con una singolare istruzione sull’espulsione dei maligni spiriti.
Autore R.P.D. Carlo Oliviero da Vicenza, Predicatore e Cittadino di
Gubbio, Canonico Regolare del Salvatore Lateranense, dell’Ordine di
S. Agostino e professore nell’arte Esorcistica.
(prosegue…)