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Selezione dal Baculus Daemonum
Modo di riconoscere le vittime del maleficio
Gli affatturati appetiscono cibi spregevoli e sono nauseati dai
cibi di qualità.
Non possono trattenere il cibo ingerito ma sono molestati da
vomito incessante.
Molti sentono un nodo nello stomaco che sale alla gola;
sembra loro di poterlo espellere col vomito ma invece torna
giù dov’era prima.
Altri avvertono una pulsazione rapida al collo, o dolore alle reni.
Ad alcuni talvolta capita di sentire un morso all’imboccatura
del ventricolo.
Alcuni cadono in deliquio frequentemente, spesso nel corso
della medesima ora.
Alcuni hanno legata la vena della generazione.
Altri non possono mai digerire e sentono un greve peso allo
stomaco.
Altri hanno un dolore continuo e innaturale alla testa o al
cervello, e se ne sentono oppressi, dilaniati e trafitti.
Le vittime del maleficio sono talmente tormentate nel cuore
che sembra loro d’essere dilaniati dai cani, morsi dai serpenti e
d’essere trafitti da un chiodo, o da un ago, d’essere costretti e
soffocati.
In alcuni insorgono dolori improvvisi che si ripetono con frequenza
e, incapaci di allontanarli, gridano e a volte muoiono a causa di
quei dolori.
Altri si sfiniscono nel corpo che è ridotto a nulla.
Qualche volta sembra loro d’essere flagellati nelle membra, d’
essere stretti e dilaniati.
A certuni si torcono i visceri e il ventre si gonfia violentemente
e all’improvviso corre vento come se fossero vuoti.
Molti affatturati sono oppressi da un umore melanconico ed
alcuni di essi s’ammalano così che non vogliono parlare, né
avere contatti con la gente.
E’ ancora un segno di maleficio quando i medicamenti applicati
non giovano agli affatturati.
Si sommano insieme, infine, diversi sintomi ed affetti secondo
l’intenzione di chi fa il maleficio sicché non è da meravigliarsi
se talvolta i maleficati presentano un colorito citrino.