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Se vi capitasse di vederlo d’inverno, o comunque fuori dalla stagione
riproduttiva, lo prendereste magari per una pettegola, o forse per un
beccaccino o per qualche altro, qualsiasi appartenente della famiglia
degli scolopacidi, di cui la beccaccia, che appunto si chiama, lei sola,
Scolopax, è il più illustre, il più noto rappresentante.
E invece no!
Sotto quell’invernale aria qualsiasi cova un vero vulcano: il combattente
(Philomachus pugnax) non è per niente un ‘qualsiasi’, né tra gli
scolopax(cidi) né tra gli uccelli in generale, e io sono convinto che,
anche se tanto di lui sappiamo, quest’uccello è ancora un mistero,
un mistero intrigante.
Da davvero da pensare, il combattente, e a ragione.
Così voglio raccontarvi sia i fatti che i pensieri che suscita, e comincerò
col dirvi del vulcano che prepotente esplode a primavera, alla
stagione degli amori.
Il vulcano è un fatto, apparentemente, solo maschile, ed è per ciò
dei maschi che soprattutto vi parlerò.
Non sottovaluterei, però, il ruolo delle piccole, apparentemente
insignificanti, sempre poco vistose, femminelle.
Gli uccelli combattenti maschi sono loro i gladiatori, e le arene
sono postazioni fisse, anno dopo anno, e nel loro ambito sono
distinguibili piccoli spazi, chiamati corti, ciascuno proprietà d’
un differente maschio.
I maschi dunque possiedono un piccolo spazio che difendono
dall’ingresso di altri maschi, e qui stando, ciascuno nel suo, s’
impegnano in combattimenti rituali.
Sembrano appunto gladiatori in un’arena.
Innanzitutto non c’è uno uguale all’altro.
Quando di primavera tornano, lassù dal nord, nelle zone riproduttive,
i maschi vestono un’eccezionale livrea. Spunta loro un grande
collettone, e sopra questo, pure di penne e piume, due specie
di ciuffi o orecchie. E tutto ciò è mobile e sensibile ai variabili
umori dei gladiatori, che erigono o ripiegano i loro ornamenti.
E la variabilità sta nel colore di queste penne, perché di colletti
e ciuffi ce n’è a fondo nero, o rosso o grigio o bianco, più o
meno e diversamente macchiati.
(D. Mainardi, Dalla parte degli animali)