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….Ma essi non erano i soli.
Eskiminzin degli Aravaipa che era diventato economicamente indipendente
nel suo ranch sul fiume Gila, fu arrestato sotto l’accusa di avere avuto rapporti
con un fuorilegge noto come Apache Kid. Eskiminzin e i quaranta Aravaipa
superstiti furono mandati a vivere con i Chiricahua in Florida.
In seguito tutti questi esiliati furono trasferiti a Mount Vernon Barracks, nell’
Alabama.
Se non fosse stato per gli sforzi di alcuni amici bianchi come Brook, Clum e
Scott, gli Apache sarebbero stati presto sepolti sotto terra in quel posto infestato
da febbri malariche sul fiume Mobile.
Malgrado le obiezioni di Cappotto d’Orso Miles e del dipartimento della Guerra,
riuscirono a far ritornare a San Carlo Eskiminzin e gli Aravaipa. I cittadini dell’
Arizona tuttavia si rifiutarono di riammettere nello stato i Chiricahua di Geronimo.
Quando i Kiowa e i Comanche appresero dal tenente Scott la situazione in cui
si trovavano i Chiricahua, offrirono ai loro vecchi nemici apache una parte
della loro riserva.
Nel 1894 Geronimo accompagnò i sopravvissuti a Fort Sill, dove, quando morì
nel 1909, ancora prigioniero di guerra, fu sepolto nel cimitero apache.
Circola ancora una leggenda che poco tempo dopo la sepoltura, le ossa furono
segretamente dissepolte e portate da qualche parte nel Sud-ovest: forse sui
Mogollon, o sui monti Chiricahua, o nel cuore della Sierra Madre nel Messico.
Egli fu l’ultimo dei capi apache.
(Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee)