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Ma l’eccentricità di Fogg è di buona lega, meglio la si direbbe generosità.
Mister Fogg stupisce i colleghi del Reform Club affidando la sua fortuna
alla puntualità dei servizi marittimi e ferroviari, stupisce Gambalesta
rincasando alle nove e quarantacinque anziché alle ventiquattro e
ordinandogli di prepararsi a partire per il giro del mondo entro 50
minuti; stupisce il brigadiere generale sir Francis Cromarty dell’esercito
indiano quando decide di arrischiare la vita per strappare al rogo la
bella vedova parsi; stupisce un bel gruppo di yankees puro sangue quando,
dopo l’assalto dei Siox al treno, si lancia all’inseguimento, alla testa
del presidio di Fort Kearney, per liberare Gambalesta; stupisce quando
si sostituisce al capitano, rinchiuso con la forza nella sua cabina, al
comando della Henriette, compiendo la traversata atlantica con la
spericolata audacia di un vecchio lupo di mare; stupisce tutta Londra
ricomparendo puntuale all’appuntamento dell’ottantesimo giorno.
Tutta Londra meno il vecchio paralitico Lord Albermale che avrebbe
data tutta la sua sostanza per poter fare il giro del mondo e che aveva
scommesso 50 sterline su di lui dicendo:
– Se la cosa è fattibile è bene che sia stato un inglese che l’abbia fatta
per primo!
E la cosa vien fatta, nonostante le burrasche in mare e gli assalti dei
pellerossa in terra, i ponti ferroviari che crollano, i bisonti che arrestano
il treno, le sventatezze di Gambalesta, le ferrovie interrotte, le coincidenze
mancate per un soffio.
A dorso di elefante percorre le 50 miglia ancora da costruire della ferrovia
transiniana, con un guscio di noce naviga a vela sotto il monsone di Hong-
Kong a Shanghai, con una slitta a vela insegue l’espresso…..
(continua….)