Precedente capitolo:
Prosegue in:
napoleone-si-ritira-da-mosca.html
Appunti, ricordi, dialoghi, …rime:
Blog & fotoblog:
…Il mio ultimo libro:
di mandrie e i concessionari dei terreni, Butch e i suoi amici presero parte al
conflitto simpatizzando per coloro che rubavano animali alle grandi aziende
di bestiame.
Talvolta la banda di Butch si ritrovava con i fuorilegge locali in una valle a
cui si poteva accedere soltanto da un passaggio in mezzo a una parete scoscesa
di roccia rossa, attraverso cui poteva passare un solo uomo a cavallo per volta.
Era il famoso ‘Hole-in-the-Wall’ del Wyoming, circa 330 chilometri a nord-est
di Brown’s Park, che fu poi il nome con cui diventò famosa da quelle parti la
banda di fuorilegge.
La prima volta che il nome di Butch Cassidy comparve nei registri giudizari
del Wyoming fu probabilmente nel 1892 quando venne arrestato per aver
rubato un cavallo del valore di cinque dollari da un ranch nella contea di
Fremont. Butch sostenne di aver acquistato il cavallo da un ladro di bestiame
e le udienze e i rinvii del processo si protrassero fino alla condanna a due
anni di lavori forzati emessa il 10 luglio 1894.
Nonostante nel gennaio del 1896 avesse ottenuto la libertà condizionale
prima della fine della condanna, Cassidy, che aveva compiuto ormai trent’anni,
era così furente per aver dovuto scontare quella che lui giudicava una detenzione
ingiusta, che non vedeva l’ora di ritrovare i suoi vecchi compari per riprendere
a commettere crimini ben peggiori del furto di un cavallo da cinque dollari.
Il 13 agosto svaligiò la banca di Montpelier, nell’Idaho, insieme a Elzy Lay e
Bob Meeks. Per il colpo si attrezzarono distribuendo cavalli ogni venticinque
chilometri circa su una via di fuga di oltre 150 chilometri in modo da poter
sempre contare su animali freschi e veloci. Questa tattica non era un’invenzione
di Butch ma fu lui a perfezionarla.
Quando Sundance si unì alla banda, i percorsi di fuga diventarono sempre più
lunghi e i cavalli sempre più veloci.
I cronisti che diffusero la notizia del furto di Montpelier non concordavano
sulla direzione che pensavano avesse preso la banda. Alcuni sostenevano
che fossero andati a Hole-in-the-Wall, altri a Robber Roots, soprannominata
‘la tana dei fuorilegge’, un’area montagnosa e deserta nello Utah sud-orientale
caratterizzata da profondi canyon e alti picchi.
Butch quasi certamente passò l’inverno tra il 1896 e il 1897 a Robber Roots
insieme alla sua banda e alle loro donne in confortevoli capanne di legno e
tende. Fu probabilmente in questo periodo che strinse una profonda amicizia
con Harry Longabaugh, soprannominato Sundance Kid.
Anche Elzy Lay si trovava lì con la nuova moglie Maude, e Sundance
probabilmente era insieme alla compagna Etta Place.
C’è un fitto alone di mistero attorno alla bruna Etta Place, se questo era il
suo vero nome.
Era la nipote del conte di Essex?
Una giovane maestra di musica di Denver o di Telluride?
O era forse Betty Price di Hell’s Half Acre, vicino a San Antonio?
Le sue origini così come la sua fine sono nascoste nella nebbia di cui tutte
le leggende sui fuorilegge sono circondate.
Nella primavera del 1897, Butch si trovò probabilmente a corto di soldi e il
21 aprile si diresse insieme a Elzy Lay verso Castle Gate, nello Utah. Qui
smontarono da cavallo, aspettarono l’arrivo del vagone ferroviario con
gli stipendi della compagnia carbonifera di Pleasant Valley e, fermato il
treno, armi in pugno, prelevarono tutto il denaro. Ciò che rese quel colpo
celebre è il fatto che, mentre avveniva la rapina, tutti i minatori erano lì
vicino, in fila, in attesa della paga. I poveri lavoratori rimasero attoniti
mentre Butch e Elzy montarono in sella e fuggirono al galoppo verso il
loro covo.
A questo colpo ne seguirono altri, quasi altrettanto arditi, a vari convogli
ferroviari, ma nel frattempo iniziarono anche ad arrivare diversi investigatori
di Pinkerton, decisi a mettere fine alle scorrerie. Si trattava di veri e propri
cacciatori di teste che spargevano volantini con la descrizione dei sospetti
fuorilegge. Per la prima volta gli sceriffi del West poterono vedere un’imma-
gine della famosa banda.
Nel 1898, Butch Cassidy fu descritto come alto un metro e settanta per 75 chili
di peso, carnagione chiara, capelli biondi, occhi azzurri e una piccola cicatrice
rossa sotto l’occhio sinistro.
Langaubaugh, alias Sundance Kid, sembra fosse alto più o meno come
Butch, ma con la carnagione più scura, capelli neri con la riga e baffi neri molto
curati. Per nascondere la loro identità agli uomini della sorveglianza sui treni
e agli investigatori, i banditi portavano maschere sul viso, il che rendeva
piuttosto difficile sia per i cronisti che per gli sceriffi capire quali dei vari
colpi commessi in quel periodo fosse opera di Butch Cassidy, di Sundance
Kid o di quale altra banda.
Proprio come accadde a Geronimo, che fu accusato di quasi tutti gli attacchi
indiani avvenuti nel decennio precedente nei territori del Sud-est, al
‘mucchio selvaggio’ furono praticamente attribuite tutte le rapine ai treni
anche se venivano fatte a centinaia di miglia l’una dall’altra.
(Dee Brown, Lungo le rive del Colorado)