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Dialoghi con Pietro Autier 2 &
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Da:
il 7 gennaio 1830 a
Solingen in Prussia.
Ultimogenito di sei
figli, immigrò con la
famiglia negli Stati Uniti
all’età di due anni,
stabilendosi a New Bedford,
capitale del New England,
nel Massachusetts.
Poco è noto della sua
come pittore;
probabilmente iniziò
da autodidatta,
lavorando in seguito
all’organizzazione degli
spettacoli con ‘lanterne
magiche’ – una sorta di
proiezioni su ampi
schermi di immagini
dipinte su vetro –
che, all’epoca
incontrarono un
ampio successo di
l’avvento del cinema.
Nel 1853, come molti
altri artisti americani,
Bierstadt andò a studiare
all’Accademia di Dusseldorf,
conosciuta come una delle
migliori scuole europee
per la pittura del paesaggio.
Nella città tedesca frequentò
la colonia di artisti americani
stringendo amicizia con Thomas
Worthington Whittredge,
Carl Wimar ed Emanuel Leutze.
Prima di ritornare a New Bedford,
nel 1857, completò la formazione
artistica con un lungo viaggio
attraverso la Germania, la
L’osservazione del
paesaggio alpino e delle
coste italiane, insieme
ai numerosi schizzi
realizzati durante il
percorso, diventeranno
per il pittore, un
patrimonio
insostituibile e dal quale
attingere con frequenza
nella sua successiva
carriera di paesaggista.
Nel 1859, insieme al suo
amico, il pittore Francis
recò per la prima volta,
nel West.
A Saint Joseph, nel
Missouri, si unì a una
spedizione militare
di rilevamento guidata
dal colonnello Frederick
Lander, attraverso le
distese deserte
dell’Ovest americano
fino ai sentieri
delle Montagne
Rocciose.
Quando, alla fine dell’anno, ritornò a New Bedford,
riportando con sé fotografie, numerosi schizzi e og-
getti indiani, la sua carriera era ormai ben definita.
Si stabilì infatti, infatti a New York e iniziò a espor-
re i grandi paesaggi delle Montagne Rocciose riscuo-
tendo un enorme successo.
(The American West, l’arte della frontiera americana 1830-1920)