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A volte succede che i testimoni
si mettano nei guai con le loro
stesse mani; ricordo un
episodio del genere,
molto spassoso.
Fu durante le sedute del 1959
mentre interrogavamo
Hoffa a proposito della sua
ventilata alleanza con Harry
Bridges, il cui Sindacato
lavoratori portuali della
costa del Pacifico, la
West Coast Longshore-
men’s Union, era stato
espulso dalla confederazione perché seguiva una politica comunista.
Stavo leggendo ad alta voce passi di editoriali sulla rivista dei Teamsters, che attaccavano
l’infiltrazione comunista nel movimento sindacale. Hoffa volle sapere chi li aveva firmati
e io glielo dissi: Dave Beck.
– Ora capisco, sogghignò.
– Se i sindacati comunisti
riusciranno a conquistare
una posizione tale da
esercitare un’influenza
sulle rotte mondiali dei
trasporti, sarà un duro
colpo per il mondo
libero.
– Chi ha scritto questa frase,
secondo lei?
– Io non mi interesso di
politica e di teorie,
rispose Hoffa.
– Io mi occupo dei lavoratori.
– Lavoro duramente 10-12 ore al giorno.
– Ma è d’accordo? chiesi.
– No, disse Hoffa, non sono d’accordo.
– E lei sa chi ha fatto questa affermazione? E quale editore l’ha pubblicata?
– Non lo so, rispose. Poi aggiunse in tono sprezzante:” Probabilmente Beck, David
Beck giù al sud….Mi sembra farina del suo sacco”.
– E’ stato il signor James Riddle Hoffa, gli dissi.
Hoffa fece un balzo fin quasi al soffitto.
– Me lo faccia vedere, gridò.
– Non lo legga fuori dal suo contesto. Me lo lasci vedere. So benissimo quello che ho
scritto e quello che non ho scritto.
– Ma l’editore sembra che le abbia pagato anche delle percentuali, replicai io…,
sorridendo.
(Robert F. Kennedy, Il nemico in casa)
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