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a quell’essere nascosto nel folto del bosco
Amin al-Husayni nacque nell’ultimo decennio del XIX secolo.
Fonti diverse indicano l’anno della sua nascita come il 1893,
il 1895 e il 1897, certo che di strada da allora ne fece imbevu-
to del suo feroce odio.
Comunque generalmente si concorda che sia nato nel 1895.
Studiò prima a Gerusalemme, dove frequentò una scuola pub-
blica turca, e poi al Cairo presso la scuola di Sayh Rasid Rida.
Qui il giovane al-Husayni ricevette un’istruzione intrisa di
rabbioso antisemitismo.
Durante l’adolescenza apprese per la prima volta della stori-
ca antipatia di Maometto verso gli ebrei di Medina, che ave-
vano osteggiato attivamente il Profeta e respinto il suo mes-
saggio. In quanto discendenti di coloro che avevano rifiutato
di accettare l’Islam, gli ebrei – così fu insegnato ad al-Husayni
– sarebbero sempre stati condannati dai mussulmani come
infedeli che negano la verità del messaggio di Maometto.
Durante gli studi al Cairo l’influenzabile al-Husayni imparò
bene questa lezione, senza mai dimenticarla e lasciando che
condizionasse per tutta la vita il suo atteggiamento nei con-
fronti degli ebrei.
Nel 1913, dopo aver brevemente frequentato l’Università al-
Azhar in Egitto, assolse l’obbligo religioso islamico di recarsi
in pellegrinaggio alla Mecca e poté quindi aggiungere il tito-
lo ‘Hag’ al suo nome.
Da allora fu conosciuto come ‘Hag’ Amin al-Husayni (non è
certo la marca di caffè del suo informatore….).
Nel corso di tutta la sua carriera pubblica al-Husayni ebbe
la tendenza a reinventare la propria autobiografia, dichia-
rando di avere la credenziali e un’esperienza professionale
che in realtà non possedeva.
Allo scoppio della prima guerra mondiale al-Husayni si ar-
ruolò nell’esercito turco e divenne ufficiale. L’Impero ottoma-
no, nel cui esercito egli combatteva, si era alleato con la Ger-
mania, unendosi agli Imperi Centrali nel conflitto perso in
partenza contro Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti.
La storia ha dimostrato che questa fu una decisione tragica-
mente fatale e sciocca: come osservò all’epoca il primo mini-
stro inglese Herbert Asquith, l’Impero ottomano, un tempo
temibile, ‘con quella decisione di fatto si suicidava e decreta-
va la propria rovina’.
Nel 1918, dopo la sconfittta di Germania e Turchia, al-Husayni
tornò a Gerusalemme, la sua città natale, dove lavorò prima
come impiegato presso l’ufficio del consigliere arabo del gover-
natore militare britannico e poi….come insegnante…..
(prosegue in di quell’essere)