UN FINLANDESE (13)

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Nella chiusa dell’articolo il reverendo Oskari Huuskonen                      orsodino.jpg

aveva scritto che se Gesù fosse vissuto

in

Finlandia all’inizio

del ventesimo secolo la sua sorte

sarebbe stata

più o meno altrettanto dura.

“Se Gesù fosse stato, diciamo un rosso, come si potrebbe

supporre in base alle sue inclinazioni politiche, sarebbe

stato senza dubbio nominato fin dall’inizio dell’insurre-

zione ministro del governo rivoluzionario.

Avrebbe potuto, per esempio, diventare commissario del

popolo per i rifornimenti, data la sua competenza ed espe-

rienza in materia – cito al riguardo l’episodio in cui sfamò

migliaia di persone disponendo solo di un po’ di pane e

qualche pesce.

Sarebbe sicuramente riuscito come agitatore, oratore o

cronista, ma alla testa delle truppe combattenti non aveva

dato prova di grandi capacità.

Sembra naturale che un uomo religioso come Gesù avreb-

be aderito appassionatamente alle teorie di Marx, appor-

tandovi dei miglioramenti sulla base delle proprie conce-

zioni.

Ma una volta repressa l’insurrezione, Gesù con ogni proba-

bilità non sarebbe scappato in Unione Sovietica come gli al-

tri capi rossi per fondarvi più tardi il partito comunista fin-

landese, me nel momento della sconfitta si sarebbe arreso

senza resistenza ai bianchi, come migliaia di altri combat-

tenti rossi, uomini e donne.

Senza alcuna esitazione sarebbe stato condotto davanti a

una buca di sabbia e fucilato. Se poi il terzo giorno dalla

morte sarebbe resuscitato, è faccenda che resta tra le pure

ipotesi.

Probabilmente i comunisti non avrebbero esitato a dichia-

rarlo risorto, come fu fatto a suo tempo in Israele.

Nel caso Gesù fosse scampato alle esecuzioni                      cicloturismo_02.jpg

sommarie, un tribunale speciale

l’avrebbe

senz’altro  condannato a morte o 

all’ergastolo.

In questa seconda eventualità

sarebbe 

probabilmente finito prima nella

fortezza di

Suomenlinna e in seguito al penitenziario di Tammi-

saari, dove avrebbe trovato terreno fertile per porta-

re avanti i suoi scritti politici e le sue attività clan-

destine. 

Sarebbe diventato sicuramente un eroe nazionale per i

rossi e, nel caso fosse sopravvissuto, è probabile che Ot-

to Ville Kuusinen non avrebbe mai avuto alcun incarico

di potere all’interno del movimento comunista interna-

zionale.

Di conseguenza, è presumibile che restando in vita Gesù

avrebbe finito per emarginare Stalin, per poi farlo condan-

nare all’espatrio o perfino a morte.

In questo modo il comunismo internazionale avrebbe as-

sunto un nuovo aspetto, umanistico e virtuoso, e non sa-

rebbe mai crollato.

E’ dunque davvero un peccato che Gesù non abbia parte-

cipato alla guerra civile finlandese. Ma anche in questo è

possibile che si manifesti la mano onnipotente di Dio”.

(Arto Paasilinna, Il migliore amico dell’orso)

 

 

 

 

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UN FINLANDESE (13)ultima modifica: 2014-02-02T00:02:00+01:00da giuliano106
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