UN FINLANDESE (14)

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– ‘Allora veniamo dunque a questa faccenda incresciosa’, attaccò 

il vescovo Ketterstrom.

– ‘Una brutta storia effettivamente’, ribadì il giureconsulto.

Il vescovo fece la premessa che né lui né la Chiesa  avevano

nulla da ridire sulla vita privata del reverendo, che riguar-

dava soltanto lui.

– ‘Ma a noi è stato riferito che tu avresti là nella parrocchia di

Nummenpaa almeno due, se non tre, figli illegittimi, e che ti

ostini a fare delle prediche senza alcun rapporto con l’ufficio

del giorno’.

Quindi il prelato proseguì in tono amichevole e caritatevole:

– ‘Hai poi preso ad andare in giro tenendo in braccio un orso

in carne ed ossa, che a quanto pare inzacchera la sacrestia e

fa baccano in chiesa durante le funzioni, tanto da spaventare

i fedeli. Pure si tratta di faccende a modo loro naturali, in un

certo senso, e su cui non intendiamo intervenire’.

– ‘Abbiamo poi anche sentito che sei disceso in un pozzo pro-

fondo e che da lì lanceresti dei giavellotti verso la superficie,

un genere di esercitazione nelle quali non desideriamo intro-

metterci. La Chiesa evangelico-luterana di Finlandia è tolle-

rante e comprensiva’, sottolineò l’assessore giureconsulto in 

tono condiscendente.

– ‘Ma quei tuoi articoli sulla stampa: quelli sì sono opera del

demonio’, sentenziò il vescovo in tono afflitto.

– ‘Ma che diavolo t’è preso, disgraziato, di andare a pubblicare

quella roba impossibile sul Corriere di Salo?’, gemette l’asses-

sore.

– ‘Tra le altre cose lasci intendere che Gesù sarebbe stato una

specie di rivoluzionario e comunista’, osservò il vescovo Ket-

terstrom.

– ‘E osi affermare che discepoli e apostoli sarebbero stati co-

mandanti di un’armata di guerriglieri militarmente organiz-

zati, e Gesù un rivoluzionario che sognava l’indipendenza di

Israele e l’instaurazione di un proprio regno’.

Fecero una pausa per assaggiare il caffè e gustare i pasticci-

ni….  Poi il vescovo dichiarò:

– ‘Scritti di questo tenore sono opera di Satana in persona, non

c’è dubbio. Metti la Chiesa evangelico-luterana in una luce a-

nomala, metti in discussione il fondamento stesso di tutta la

nostra vita religiosa, snaturi il messaggio di riscatto e di per-

dono del Cristo….. E’ altrettanto blasfemo che negare che Ma-

ria sia rimasta vergine’. 

Il reverendo Huuskonen, le sopracciglie aggrottate, brontolò:

– ‘E infatti non lo era, come fa una donna a restare incinta sol-

tano per opera dello Spirito Santo? Io ci sento puzza di pro-

creazione assistita’.

L’assessore giureconsulto deglutì, poi insinuò che Huusko-

nen doveva essere un esperto in merito, con tutti i bastardel-

li che aveva sparso in giro.

A questo punto il reverendo cominciò ad averne abbastan-

za….. 

Domandò dove si volesse andare a parare con quest’interro-

gatorio. Il proposito era di ammonirlo, oppure di infligger-

gli sanzioni più concrete, come interdirgli la predicazione,

toglierli la parrocchia o altre misure di questo tenore?

– ‘Niente di tutto ciò’, sospirò il vescovo.

– ‘Si tratta di questioni a tal punto delicate, che a mio pare-

re dovremmo giungere a un compromesso’.

– ‘Ti suggeriamo, caro fratello Oskari, che per un po’ tu ti a-

stenga dallo scrivere sui giornali’.

– ‘La libertà di parola riguarda anche i preti, fece notare Hu-

uskonen’.

– ‘Verissimo’, si compiacque il vescovo.

– ‘E soprattutto la libertà di predicazione che sia conforme ai

precetti canonici della Chiesa, e non una fantasia personale.

Sulle questioni religiose non sono ammesse interpretazioni 

divergenti. I dogmi di una religione vanno rispettati.

Già nella Chiesa delle origini……

(Arto Paasilinna, Il migliore amico dell’orso)

 

 

 

 

 

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Nella chiusa dell’articolo il reverendo Oskari Huuskonen                      orsodino.jpg

aveva scritto che se Gesù fosse vissuto

in

Finlandia all’inizio

del ventesimo secolo la sua sorte

sarebbe stata

più o meno altrettanto dura.

“Se Gesù fosse stato, diciamo un rosso, come si potrebbe

supporre in base alle sue inclinazioni politiche, sarebbe

stato senza dubbio nominato fin dall’inizio dell’insurre-

zione ministro del governo rivoluzionario.

Avrebbe potuto, per esempio, diventare commissario del

popolo per i rifornimenti, data la sua competenza ed espe-

rienza in materia – cito al riguardo l’episodio in cui sfamò

migliaia di persone disponendo solo di un po’ di pane e

qualche pesce.

Sarebbe sicuramente riuscito come agitatore, oratore o

cronista, ma alla testa delle truppe combattenti non aveva

dato prova di grandi capacità.

Sembra naturale che un uomo religioso come Gesù avreb-

be aderito appassionatamente alle teorie di Marx, appor-

tandovi dei miglioramenti sulla base delle proprie conce-

zioni.

Ma una volta repressa l’insurrezione, Gesù con ogni proba-

bilità non sarebbe scappato in Unione Sovietica come gli al-

tri capi rossi per fondarvi più tardi il partito comunista fin-

landese, me nel momento della sconfitta si sarebbe arreso

senza resistenza ai bianchi, come migliaia di altri combat-

tenti rossi, uomini e donne.

Senza alcuna esitazione sarebbe stato condotto davanti a

una buca di sabbia e fucilato. Se poi il terzo giorno dalla

morte sarebbe resuscitato, è faccenda che resta tra le pure

ipotesi.

Probabilmente i comunisti non avrebbero esitato a dichia-

rarlo risorto, come fu fatto a suo tempo in Israele.

Nel caso Gesù fosse scampato alle esecuzioni                      cicloturismo_02.jpg

sommarie, un tribunale speciale

l’avrebbe

senz’altro  condannato a morte o 

all’ergastolo.

In questa seconda eventualità

sarebbe 

probabilmente finito prima nella

fortezza di

Suomenlinna e in seguito al penitenziario di Tammi-

saari, dove avrebbe trovato terreno fertile per porta-

re avanti i suoi scritti politici e le sue attività clan-

destine. 

Sarebbe diventato sicuramente un eroe nazionale per i

rossi e, nel caso fosse sopravvissuto, è probabile che Ot-

to Ville Kuusinen non avrebbe mai avuto alcun incarico

di potere all’interno del movimento comunista interna-

zionale.

Di conseguenza, è presumibile che restando in vita Gesù

avrebbe finito per emarginare Stalin, per poi farlo condan-

nare all’espatrio o perfino a morte.

In questo modo il comunismo internazionale avrebbe as-

sunto un nuovo aspetto, umanistico e virtuoso, e non sa-

rebbe mai crollato.

E’ dunque davvero un peccato che Gesù non abbia parte-

cipato alla guerra civile finlandese. Ma anche in questo è

possibile che si manifesti la mano onnipotente di Dio”.

(Arto Paasilinna, Il migliore amico dell’orso)

 

 

 

 

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