LA CACCIA (riprende…) (9)

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(Colgo l’occasione, per un saluto caloroso, al Capitano Achab e alla

sua ciurma di fieri ….ubriaconi…, una dedica affettuosa a loro e alla

allegra e stimata Compagnia della ditta….., o meglio di tutte le Ditte

dove vi è un ‘Achab’ a guidarle, è una ciurma di reietti ad obbedire,

ed un albero maestro dove cogliere il suo doblone….di bronzo….)

….Ma la caccia prosegue….

Questi galleggiarono via, con le estremità spezzate nell’acqua, e

l’equipaggio, nel relitto a poppa, attaccato ai parabordi, che cercava

di tenersi stretto ai remi per legarli di traverso.

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Nel momento precedente, prima che la lancia venisse spezzata, Achab,

che fu il primo a intuire l’intento della balena dal suo astuto sollevare

la testa, movimento che ne sciolse la presa per un momento, proprio

allora aveva fatto con la mano uno sforzo finale per spingere la lancia

fuori dalla morsa. Ma scivolando invece di più tra le fauci della balena

e inclinandosi di fianco mentre scivolava, la lancia aveva travolto la sua

presa sulla mandibola, l’aveva rovesciato fuori mentre si piegava per

dare la spinta, e così Achab cadde in mare a faccia in giù.

Ritraendosi dalla preda, tra un ribollimento di spuma, Moby Dick ora

stette poco distante, spingendo verticalmente il BIANCO capo oblungo

su e giù nei flutti, e contemporaneamente, rivoltando adagio tutto il

corpo affusollato sicché, quando la vasta fronte rugosa si alzò qualcosa

come venti piedi e più fuori dall’acqua, le ondate che ora si sollevavano,

insieme con tutte le onde confluenti, vi si infransero contro scintillanti,

gettando per vendetta la loro spuma infranta ancora più alta, nell’aria.

Così, nella tempesta, i marisi della Mania a metà sventati indietreggiarono

dalla base dell’Eddystone, soltanto per scavalcare trionfalmente la

sommità, con i loro rovesci.

Ma subito, riassumendo la sua posizione orizzontale, Moby Dick prese

a nuotare tutt’intorno all’equipaggio naufragato, sbattendo l’acqua dai

lati nel solco di vendetta, come se si sferzasse per prepararsi a un altro

e più mortale assalto.

(Melville, Moby Dick)

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