Signore, a Te dinnanzi eccomi prosternato,
inchinato davanti alla Tua infinita bontà,
in questa orazione in versi io Ti supplico:
‘Donami o Signore, il senso della Bellezza!’
Signore, dinnanzi a Te eccomi prosternato.
Ero innocente, puro come rugiada,
e come il giglio allo sbocciare della primavera;
Signore la mia linfa e il mio frammento
hanno rubato,
uomini perversi dalla lingua melliflua
hanno messo veleno nella mia coppa d’ebbrezza,
quand’ero puro come rugiada.
E così, Signore, ho lasciato il Tuo cammino,
ed erro per un deserto tenebroso.
Ahimé, la passione incatena la mia ragione,
alla sua fiamma nera l’ha asservita
e dal Tuo cammino mi sono allontanato.
Signore la mia linfa e il mio frammento
hanno rubato,
il mio cuore ha perduto la fede e la speranza,
lasciando il peccato offuscare il mio amore….
Cerco adesso rifugio sotto la Tua ala,
presso il Tuo Libro, il Tuo Verbo eterno.
Assolvi i miei peccati, o Signore, Te ne supplico,
che dalla Tua bontà sia guarita la mia anima!
Vedi, vengo a cercar rifugio sotto la Tua ala.
Signore, Te ne prego, illumina la mia ragione,
il mio frammento e la mia linfa hanno rubato,
fortificami nella risoluzione,
possa io venire a capo di quei demoni impuri…
Vieni con la Tua grazia a rischiarare le mie tenebre,
o Signore, Te ne prego, dammi la luce!
Ravviva l’ardore della mia fede antica,
poiché il frammento e la linfa hanno rubato,
rendimi il Tuo amore e i Tuoi doni preziosi,
che io spezzi la mia coppa sulla pietra fredda
e dilani con l’unghia gli incatenamenti di Venere;
ravviva il fuoco della mia fede antica!
Signore, dinnanzi a Te eccomi prosternato,
piaccia il mio pentimento alla Tua bontà;
in questa orazione in versi io Ti supplico:
‘Donami, o Signore, il senso della Bellezza!’
..i tanta penosa bruttezza…
Signore, a Te dinnanzi eccomi prosternato!
(Musa Cazim Catic)