– evidentemente gli era bastata un’occhiata –
“una è scritta da voi, e al mio amico
Peter Hawkins.
L’altra…”
e a questo punto ha notato gli
strani caratteri, e il volto gli si
è oscurato, gli occhi hanno avuto
un lampo perfido – ” l’altra E’ UNA
COSA INDEGNA, UN OLTRAGGIO, ALL’AMICIZIA E ALL’OSPITALITA’!
Non è firmata. Bene, qund’è così NON CI INTERESSA…”
E, con tutta tranquillità, ha avvicinato lettera e busta alla fiamma della lampada,
(non oserai quelle rime….sono solo fuoco che brucia…tu essere….), fino a
ridurle in cenere.
Poi ha proseguito.
” La lettera a Hawkins…Be’, quella naturalmente la spedirò, visto che è priva di
materia, e visto che è vostra. Le vostre missive per me sono sacre.
VOGLIATE SCUSARMI, AMICO MIO, SE HO SPEZZATO IL SIGILLO, ma sono
tzigano anche io e all’oscuro ….
Non volete richiuderla?”
Mi ha porto la lettera e, con un corretto inchino DA PRINCIPE, mi ha dato una
busta nuova. No ho potuto far altro che riscrevere l’indirizzo e consegnargliela
in silenzio.
Qand’è uscito dalla stanza, ho udito una chiave girare piano nella serratura.
Un istante dopo, sono corso all’uscio, l’ho tentato: era serrato.
Quando un paio d’ore dopo, il Conte è tornato in silenzio nella stanza, mi ha risvegliato
perchè ero addormentato sul divano.
I suoi modi sono apparsi estremamente cortesi e cordiali; avvedutosi che avevo
dormito, ha detto: ” Oh, amico mio, siete stanco? Andate a letto. E’ quello il miglior
luogo di riposo. Questa sera può darsi che io non abbia il piacere di conversare con
voi, perché ho molte INCOMBENZE DA SBRIGARE. Ma voi dormite pure, ve ne prego.”
Sono andato in camera mia e mi sono messo a letto e, strano a dirsi, ho dormito senza
sogni.
La disperazione ha le sue calme.
(Bram Stoker, Dracula)