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a proiettare Aldrovandi
sulla scena internazionale.
L’esame del drago nella campagna
bolognese il giorno dell’avvento
di Gregorio XIII al soglio pontificio
(13 maggio 1572), suscitò infatti un
vivo interesse, e aumentò enormemente
il numero di visitatori del suo museo, e anche di quelli
che lo consultavano, per lettera o recandosi a Bologna.
In questo lavoro particolarmente impegnativo, date le strette correlazioni
con l’alta politica, il Nostro dimostra grande prudenza e rigore scientifico.
Siamo nel CINQUCENTO (ed il Nostro…impiega tutto il rigore scientifico
prestato ai moderni mezzi di allora….), poco dopo il concilio di Trento, che
ha avuto come protagonista, per la competenza giuridica, Ugo Boncompagni
il futuro papa.
Ora, nel nuovo ruolo cui è assunto, Gregorio XIII ha la grande responsabilità
di applicare le decisioni tridentine.
Nello stemma di famiglia c’è il drago alato (molti voti e pan salato).
Il drago è il demonio dell’Apocalisse. Quindi, la comparsa di quello strano
mostriciattolo nella campagna bolognese potrebbe essere interpretata dai nemici
dei cattolici (in veste di laici…s’intende…, la politica è mala sorte compagna mia),
come testimonianza del fatto che Gregorio sia L’ANTICRISTO.
Per questo, lo studio ‘accurato’ dell’Aldrovandi assume importanza critica.
La storia, anche relativamente recente, contiene racconti di supplizi che furono
sottoposti animali domestici e i loro proprietari (Aldrovandi è muto testimone
di siffatto dolore, non ha colore la camicetta dell’inquisitore).
Aldrovandi è all’altezza della situazione.
Non sa che cosa sia, tuttavia sostiene che si tratti di un evento inconsueto, ma naturale,
privo pertanto di significati trascendenti.
Il drago, raffigurato nelle tavole si trasforma così nel trionfo di Aldrovandi e (naturalmente)
di Gregorio (la pagnotta …non è ricotta nemmeno pan salato di un buon palato sulla
lunga via che da Bologna dritta dritta…. porta fino alla Svizzera).
E l’immagine del drago araldico di Bon-compagni, nel corridoio delle carte geografiche
in Vaticano e sulla facciata del Palazzo della ZECCA a Bologna, rimane la firma dell’
attività (congiunta) edilizia di questo grande papa e di chi ne CANTO’ LA SORTE….
(Animali e creature mostruose, Ulisse Aldrovandi)
…… sito consigliato ……
http://www.filosofia.unibo.it/aldrovandi