UN ULTIMA CANZONE

Da http://pietroautier.myblog.it

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Lascia che sia fiorito

Signore il suo sentiero

quano a te la sua anima

e al mondo la sua pelle

dovrà riconsegnare

quando verrà al tuo cielo

là dove in pieno giorno

risplendono le stelle.

Quando attraverserà

l’ultimo vecchio ponte

ai suicidi dirà

baciandoli alla fronte

venite in Paradiso

là dove vado anch’io

perchè non c’è l’inferno

nel mondo del buon Dio.

Fate che giunga a Voi

con le sue ossa stanche

seguito da migliaia

di quelle facce bianche

fate che a Voi ritorni

fra i morti per oltraggio

che al cielo ed alla terra

mostrarono il coraggio.

Signori benpensanti

spero non vi dispiaccia

se in cielo, in mezzo ai Santi

Dio, fra le sue braccia

soffocherà il singhiozzo

di quelle labbra smorte

che all’odio e all’ignoranza

preferirono la morte.

Dio di misericordia

il tuo bel Paradiso

lo hai fatto soprattutto

per chi non ha sorriso

per quelli che han vissuto

con la coscienza pura

l’inferno esiste solo

per chi ne ha paura.

Meglio di lui nessuno

mai ti potrà indicare

gli errori di noi tutti

che puoi e vuoi salvare.

Ascolta la sua voce

che ormai canta nel vento

Dio di misericordia

vedrai, sarà contento

Dio di misericordia

vedrai, sarai contento.

( Fabrio de André, Preghiera in Gennaio)

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UN’ALTRA CANZONE

Avevo un cane che si chiamava Blue,

Avevo un cane che si chiamava Blue,

Avevo un cane che si chiamava Blue,

Scommetto cinque dollari ch’è pure uno di quelli in gamba,

Qui, Blue, bravo cane che sei.

Ho messo il fucile a tracolla ed ho suonato il corno,

Troverò un opossum nel granturco appena seminato,

Il vecchio Blue ha abbaiato e sono andato a vedere,

Ha intrappolato un opossum su un albero.

Vieni qui, Blue, bravo cane che sei.

Il vecchio Blue è morto, e con che fragore è morto,

Ha fatto tremare la terra nel cortile,

Gli ho scavato la tomba con una vanga d’argento,

E l’ho calato giù con gli anelli d’una catena.

Ad ogni anello, lo chiamavo per nome,

Qui Blue, bravo cane che sei,

Qui Blue, arrivo lì anch’io.

( Joan Baez, Vecchio Blue)

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UNA CANZONE

Da  http://giulianolazzari.myblog.it

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Mentre passeggiavo sul ponte i Londra

Una brumosa mattina di buon’ora,

Udii per caso una graziosa fanciulla

Che si lamentava a causa del suo Geordie

Ah, il mio Geordie verrà impiccato con una catena d’oro,

Non è una catena per molti,

Egli è nato da stirpe reale

E fu dato ad una dama virtuosa.

Andate a mettere le briglie al mio destriero bianco come il latte,

Andate a metter le briglie al mio pony,

Andrò a cavallo alla corte di Londra

Ad implorare per la vita di Geordie.

Ah, il mio Geordie non rubò mai né mucche né vitelli,

Non ha mai fatto male a nessuno,

Ha rubato sedici cervi del re,

E li venduti a Bohenny.

Due bei bambinetti ho partorito,

Il terzo sta nel mio corpo,

Mi separerei volentieri da ciascuno di loro,

Se risparmiasse solo la vita di Geordie.

Il giudice guardò sopra la spalla sinistra,

Disse bella fanciulla te ne devi andare,

Perché io non posso graziare Geordie.

Ah, il mio Geordie verrà impiccato con una catena d’oro,

Non è una catena per molti,

Ha rubato sedici cervi del re,

E li ha venduti a Boenny.

( Joan Baez, Geordie )

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