PRIMA POESIA

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Oh, che in santo volo egli a questa mia soglia ritorni,

e a me che son vecchio la vita trascorsa ritorni.

In queste mie lacrime simili a pioggia confido, che ancora

il lampo perduto di sorte propizia al mio sguardo ritorni.

La terra che lui calpestava era quale corona al mio capo:

io chiedo al Signore che sopra quel capo ritorni!

Certo lo seguirò, e se a tutti i compagni a me cari

la mia persona non torna, di me pur notizia ritorni.

Se non la dilapido ai piedi di quell’amico prezioso,

a qual altro utile vuoi che la perla di questa mia vita ritorni?

E’ il brusio del roseto, è il dolcissimo sonno dell’alba

a far sì che ai miei lai mattutini egli no, non ritorni.

Farò rullare tamburi di nuova prosperità dal mio tetto felice,

sol ch’io scorga avvisaglia di luna che appena partita ritorni.

A me la gota del re che è tal quale una luna, poeta!

Un po’ di fervore, sì che sano e salvo alla soglia ritorni.

(Hafez)

 

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