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Ciò è quanto si è verificato in America negli ultimi decenni.
Il mercato delle idee basato sulla stampa, facilmente accessibile, è
gradualmente sostituito da uno spazio pubblico ad accesso limitato
e basato sul mezzo televisivo; un fenomeno, questo, che ha portato
a una radicale trasformazione della natura e delle dinamiche del
mercato delle idee negli Stati Uniti ( e simmetricamente anche in Italia).
Se soltanto chi paga il biglietto di ingresso è ammesso a partecipare
allo spazio di discussione dal quale proviene l’informazione per la
maggioranza della popolazione,allora le idee dei più ricchi acquistano
maggiore influenza.
Le loro opinioni diventano più importanti di quelle di altri, e
le priorità della nazione cambiano.
Quando l’accesso allo spazio pubblico è determinato dalla ricchezza,
analoghe distorsioni si creano durante le campagne elettorali.
Nell’America contemporanea, il candidato che raccoglie il maggior
ammontare di finanziamenti finisce per dominare quel simulacro di
discorso pubblico sulla base del quale gli elettori compiono le proprie
scelte.
Attualmente la comunicazione tra i candidati politici e gli elettori
americani è basata in maniera esclusiva su spot elettorali unidirezionali
della durata di trenta secondi, acquistati a caro prezzo dai candidati
con il denaro donato dalle élite più influenti, molte delle quali sperano,
con tali finanziamenti, di ottenere specifici provvedimenti politici a
proprio vantaggio.
Il denaro può essere raccolto soltanto presso coloro che lo hanno,
a loro volta tali persone sono disposte a donarlo al candidato che
promette di tenere, dopo le elezioni, il comportamento più gradito
ai suoi finanziatori, dai quali in questo sistema tutto dipende.
Se gli elettori fossero a conoscenza di questi comportamenti,
probabilmente non li troverebbero di loro gradimento.
Ma tanto i candidati quanto i loro finanziatori possono ignorare
i veri interessi degli elettori, le cui opinioni possono essere influenzate
dalle campagne pubblicitarie, anch’esse acquistabili con i soldi delle
campagne.
All’importante ruolo del denaro nel processo elettorale si accompagna
una sempre minore influenza del ragionamento e del dibattito nel
processo decisionale; ciò ha prodotto, nel Congresso degli Stati Uniti,
nel suo complesso, un’atmosfera particolarmente favorevole a una
corruzione diffusa e istituzionalizzata.
(Al Gore, L’assalto alla ragione, Feltrinelli)