POLITICI E FONDAMENTALISTI (2)

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Ciò è quanto si è verificato in America negli ultimi decenni.

Il mercato delle idee basato sulla stampa, facilmente accessibile, è

gradualmente sostituito da uno spazio pubblico ad accesso limitato

e basato sul mezzo televisivo; un fenomeno, questo, che ha portato

a una radicale trasformazione della natura e delle dinamiche del

mercato delle idee negli Stati Uniti ( e simmetricamente anche in Italia).

Se soltanto chi paga il biglietto di ingresso è ammesso a partecipare

allo spazio di discussione dal quale proviene l’informazione per la

maggioranza della popolazione,allora le idee dei più ricchi acquistano

maggiore influenza.

Le loro opinioni diventano più importanti di quelle di altri, e

le priorità della nazione cambiano.

Quando l’accesso allo spazio pubblico è determinato dalla ricchezza,

analoghe distorsioni si creano durante le campagne elettorali.

Nell’America contemporanea, il candidato che raccoglie il maggior

ammontare di finanziamenti finisce per dominare quel simulacro di 

discorso pubblico sulla base del quale gli elettori compiono le proprie

scelte.

Attualmente la comunicazione tra i candidati politici e gli elettori

americani è basata in maniera esclusiva su spot elettorali unidirezionali

della durata di trenta secondi, acquistati a caro prezzo dai candidati

con il denaro donato dalle élite più influenti, molte delle quali sperano,

con tali finanziamenti, di ottenere specifici provvedimenti politici a

proprio vantaggio.

Il denaro può essere raccolto soltanto presso coloro che lo hanno,

a loro volta tali persone sono disposte a donarlo al candidato che

promette di tenere, dopo le elezioni, il comportamento più gradito

ai suoi finanziatori, dai quali in questo sistema tutto dipende.

Se gli elettori fossero a conoscenza di questi comportamenti,

probabilmente non li troverebbero di loro gradimento.

Ma tanto i candidati quanto i loro finanziatori possono ignorare

i veri interessi degli elettori, le cui opinioni possono essere influenzate

dalle campagne pubblicitarie, anch’esse acquistabili con i soldi delle

campagne.

All’importante ruolo del denaro nel processo elettorale si accompagna

una sempre minore influenza del ragionamento e del dibattito nel

processo decisionale; ciò ha prodotto, nel Congresso degli Stati Uniti,

nel suo complesso, un’atmosfera particolarmente favorevole a una

corruzione diffusa e istituzionalizzata.

(Al Gore, L’assalto alla ragione, Feltrinelli)




 

 

 

guerra in iraq

 

POLITICI E FONDAMENTALISTI

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Ma la ragione, da sola, non basta.

E’ necessario anche uno spazio pubblico, universalmente accessibile,

nel quale gli individui possano comunicare liberamente e denunciare

l’uso illegittimo o malaccorto del potere.

Hannah Arendt, che si è occupata dei totalitarismi del Ventesimo

secolo, ha sottolineato l’importanza della sfera pubblica in questo

processo: ” I soli rimedi contro l’abuso di pubblico potere da parte

di individui privati stanno nella sfera pubblica stessa, nella luce che

emette ogni atto compiuto nell’ambito della vita pubblica, nell’

inevitabile visibilità cui espone tutti quelli che vi entrano.”

Se lo spazio pubblico non è aperto a tutti, chi ne controlla l’accesso

ne diventa automaticamente il guardiano; se decide di far pagare

un biglietto d’ingresso, gli individui più ricchi acquistano una maggiore

capacità di partecipare, mentre le idee degli uomini e delle donne

che non possono sostenere il costo del biglietto d’ingresso allo spazio

pubblico non vengono più prese in considerazione.

Ma se le opinioni di questi ultimi rimangono tagliate fuori

dallo spazio di pubblica discussione, la meritocrazia delle idee,

che è sempre stata il cuore pulsante della teoria democratica, si inceppa;

il dialogo democratico viene così sottratto al principio di ragione e

può essere facilmente manipolato.

(Al Gore, L’assalto alla ragione, Feltrinelli)




 
 

la politica della ricchezza