FRAMMENTI DI UN SOGNO (3)

Precedente capitolo:

frammenti-di-un-sogno-2.html

Prosegue in:

sul-sentiero-degli-indiani-morti.html &

i-nuovi-maghi.html

Foto del blog:

frammenti-di-un-sogno.html

 

 

 

 

 

 

 

 

Continuai per venti minuti a raccogliere delle frasi sconnesse.

– …gru bianca conficcare quella cosa nella terra. E gru bianca lui

andare a sedere su quella roccia. Canguro, sai? Avuto osso fermo

nella sua gola. Colpire i suoi occhi.

– Sìì?

– Sìì! E lui colpire lui nel cuore. una volta lui diventare Wandjina.

– Cos’è, chiesi. Ha detto Wandjina?

– No, disse Mike. Non credo. Che cos’è diventato, Danny?

– Lui diventare un uccello. Tuto diventare uccello.

– Quale uccello?

– I vecchi. Lui diventare uccello. Aquila reale, sai?

– Capisco, disse Mike.

– Perciò, tutti loro ancora là, su quella collina. I vecchi, gli uccelli.

Loro diventare uccelli.

Tutto quel Tempo del Sogno. Loro ancora viaggiando. Sempre

viaggiando, vecchi di una volta.

Danny sorrise e fece ampi cenni con il capo, contento per avere

finalmente trasmesso il suo pensiero.

Mike mi guardò. Ricambiai lo sguardo, un Aootore frustrato.

– Cos’è che era? chiesi.

– Non ne ho la minima idea, Harv.

Senza dubbio Danny, cercando di capire il nostro pensiero, stava

provando la stessa difficoltà che stavamo provando noi nel capire

i suoi.

Sin dall’inizio, la nostra conversazione si era trascinata in maniera

fantasmagorica dentro e fuori il Tempo del Sogno.

Quando Danny parlava dei ‘vecchi che viaggiavano’ non c’era alcun

modo di capire se lui stava parlando dei vecchi della comunità nei

dintorni, di alcuni Uomini della Legge che stavano passando per

delle ‘faccende di Legge’, o degli antenati del Tempo del Sogno

come l’aquila reale o l’airone bianco, i quali assumevano sia forme

umane sia animali. 

Per lui, la realtà e il Tempo del Sogno erano intercambiabili, e potevi

viaggiare da una parte all’altra con la stessa facilità con la quale si

cammina tra due stanze.

Poi la conversazione diventò più chiara.

– Danny sei nato in questa terra?,

chiesi.

– Sono qui da ragazzino, sai? Sono nato nel Territorio del Nord.

Auvergne Ranch. Sono venuto quaggiù quando ero un piccolo

ragazzo. Sono cresciuto in questa terra.

– Qual’è la tua gente, Miriwoong?

– Noo, non Miriwoong. Ngarinyin, quella è la mia terra.

– Ci torni mai lì?

– Sìì, ci torno sempre. Ho tutti i miei fratelli laggiù.

– Hai un Dreaming, Danny?

(H. Arden, Custodi del sogno)

 


 

 

 

 

frammenti di un sogno (3)