MALATTIE INIZIATICHE

Da  http://pietroautier.myblog.it

      http://giulianolazzari.myblog.it

Si è visto che le malattie, i sogni e le estasi più o meno patogene sono tanti

mezzi di accesso alla condizione di sciamano.

Talvolta queste singolari esperienze non significano altro che una ‘scelta’ fatta

dall’alto e valgono solo a preparare il candidato a ricevere ulteriori rivelazioni.

Ma per lo più le malattie, i sogni e le estasi costituiscono in se stesse una

iniziazione: vogliamo dire che esse vanno a trasformare l’uomo profano di

prima della ‘scelta’ in un tecnico del sacro.

L’esperienza d’ordine estatico è sempre e dappertutto seguita da una istruzione

teorica e pratica da parte di vecchi maestri: ma non per questo essa è meno decisiva,

perché è essa che modifica radicalmente lo stato religioso della persona ‘scelta’.

Vedremo subito come tutte le esperienze estatiche che decidono della vocazione

del futuro sciamano comportino lo schema tradizionale di una cerimonia: passione,

morte e resurrezione.

Considerata da questo punto di vista, una qualsiasi ‘malattia-vocazione’ ha il

valore di una iniziazione. Infatti le sofferenze da essa causate corrispondono alle

torture iniziatiche, l’isolamento psichico di un ‘malato scelto’ è l’equivalente 

dell’isolamento e della solitudine rituale delle cerimonie iniziatiche, l’imminenza

della morte avvertita dal malato ricorda la morte simbolica che figura nella 

maggior parte delle cerimonie di iniziazione.

Certe sofferenze fisiche trovano la loro precisa traduzione nei termini di una 

morte (simbolica) iniziatica: ad esempio, lo smembramento del corpo del 

malato, esperienza estatica che può realizzarsi sia grazie alle sofferenze della

‘malattia-vocazione’, sia per mezzo di certe cerimonie rituali, sia, infine, nei 

sogni. 

Quanto al contenuto di coteste esperienze estatiche iniziali, benché esso sia

abbastanza ricco, ripete quasi sempre uno o più d’uno dei temi seguenti:

smembramento del corpo seguito da un rinnovamento degli organi interni

e delle viscere; ascensione al Cielo e dialogo con gli Dèi o gli spiriti; discesa

agli Inferi e colloqui con gli spiriti e le anime degli sciamani morti; rivelazioni

varie d’ordine religioso e sciamanico (segreti dell’arte).

Tutti questi temi, come si vede facilmente, hanno carattere iniziatico. 

In alcuni documenti li ritroviamo tutti; in altri casi, se ne incontrano solo 

uno o due ( smembramento, ascensione).

( Mircea Eliade )

http://lazzari.myblog.it

www.giulianolazzari.com

oikjmn.jpg

   

 

LA CACCIA

Un sasso mi colpisce! Cado a terra! Mi sono tutti sopra!

No, soltanto uno di loro!

Sono la sua preda!

Gli altri dovranno attendere la loro parte!

Mi colpisce col suo frammento di lava, è tagliente!

Mi sta tagliando via dei bocconi, strappandomi le interiora! Nessun dolore,

niente! Nessun dolore vi dico! Mi sta divorando! Strappandomi tutto!

E’ il mio io primordiale che mi divora!

Sto tornando ciò che ero all’inizio!

Una sensazione incredibile! Ineffabile! Beatitudine!

Assolutamente trascendente!

Io sono quella creatura ed essa è me!

Caccio!

Uccido!

Mangio!

Sto divorando la carne calda di sangue di una capra gigantesca!

Una fame pura, assoluta! Senza freni, naturale, completa!

L’Id! L’Id incarnato! 

E qui il flusso quasi isterico di Jessup si ruppe in un grugnito strano,

poi si udì una serie di secche risonanze, una sorta di ululato nella notte.

Parrish non resistette oltre. Aprì di colpo la porta, attraversò a rapidi passi

lo spazio che lo separava dal serbatoio e sollevò il coperchio.

Vide nel buio della vasca il volto bianco di Jessup, sereno come quello di un 

santo.

– Come ti senti? gli domandò.

– Così bene….così bene…, mormorò il volto bianco.

Anche Rosenberg aveva raggiunto il serbatoio.

– Vuoi venirne fuori? chiese a Jessup.

– No.

Rosenberg riabbassò lentamente il coperchio, scrollò le spalle e tornò nella 

saletta di osservazione.

Dopo qualche minuto lo seguì anche Parrish, il quale chiuse lentamente la

porta.

– Brutto Viaggio, secondo me, disse Rosenberg.

(Paddy Chayefsky, Stati di allucinazione)

ioujhnb.jpg

 

 

     

INCONTRI DI PRIMO POMERIGGIO, OVVERO: STATI DI ALLUCINAZIONE

Da  http://pietroautier.myblog.it

      http://giulianolazzari.myblog.it

Dentro la vasca Jessup, nudo e bianco, galleggiava immobile, osservando il

buio divenire sempre più scuro.

Il respiro gli si faceva più leggero e anche più rumoroso sinché non fu una

forma tangibile, un’amplificazione senza fine di se stesso, sinché l’intero spazio

non sembrò fatto di respiro; poi, improvvisamente, l’impatto dell’assoluto silenzio.

Tenue, un’imagine penetrò l’oscurità: un promontorio di basalto.

Altra immagine: un mare nero che lento si ritraeva, affondando, svuotandosi.

Di nuovo il nero silenzio.

Un’altra fuggevole immagine: una pianura spoglia e ondulata, tutta pietrisco.

Di nuovo il mare e la sensazione, ora, di caderci dentro.

Poi ancora denso e nero silenzio.

Nella sala di osservazione Rosenberg leggeva e Parrish sedeva su una seggiola

pieghevole di legno, gli strumenti del mestiere che gli facevano capolino dalle 

tasche: uno stetoscopio, un oftalmoscopio, stilografiche, lampadine a penna.

Alle 16,47 la voce di Jessup li fece sobbalzare entrambi.

– Okay, intonò.

Rosenberg mormorò nel registratore:- Inizio alle 16 e 47.

Notò che il nastro era pressoché finito e ne predispose uno nuovo.

– Ora che succede? sussurrò Parrish.

Rosenberg stava per rispondergli quando giunse la voce di Jessup.

Cantilenava stranamente.

– Molte immagini slegate ma precise.

Scarafaggi, larve, mosconi, uccelli in volo con becchi dentati, colombi,

oche, avvoltoi, berte, sule. Un uccello che non vola, somiglia allo struzzo

però alto più di tre metri, una talpa col marsupio, un tasso grande come un

orso.

E’ evidente che mi trovo in una situazione tempo-spazio-primordiale.

Ora riesco a vedere il terreno, incredibile, sempreverdi tropicali a foglia larga,

palme, banani, giuggioli, carici, gramigne…è…è incredibile, meraviglioso, un altopiano

o una pianura, prateria, savana, ora vedo tutto con chiarezza, è reale, non è un’

allucinazione, mi sento vivo e parte di quello che sto vedendo…ci sono boschi 

laggiù a un paio di chilometri, dietro ad alture che pare stiano fumando, alture

appena nate, cenozoiche, dell’ultimo terziario, mi trovo in una zona sul limitare,

tranquillità assoluta però viva, c’è vita sugli alberi, vita tra l’erba, un paradiso,

il paradiso terrestre, mio Dio!

La nascita dell’uomo! Ecco cos’è! La nascita dell’uomo!

Non può essere altrimenti.

Dio! Eccolo! 

Un essere protoumano!

La prima, l’originaria forma di vita!

E’ piccolo! Poco più di un metro! Lo scorgo a malapena che spunta tra l’erba.

E’ coperto di pelliccia, simile a uno scimpanzè però sta eretto, non cammina sulle

nocche, ha braccia più brevi e si muove con grazia – ecco ne vedo due, tre!

Hanno gambe corte e piedi malformati, ancora scimmieschi, non arcuati, si muovono

nell’erba alta, piccole creature umanoidi impellicciate, nelle mani tengono un sasso

(un telefonino), una sorta di roccia basaltica, un frammento di lava, stanno cacciando

….ma certo! 

E’ una caccia, stanno dando la caccia a qualcosa…..sono io!

E’ a me che danno la caccia!

Bello! Bello! Sto correndo tra l’erba!

Cerco di raggiungere gli alberi! Ora li ho a fianco!

( P. Chayefsky, Stati di allucinazione)

Da http://lazzari.myblog.it

      www.giulianolazzari.com

oikjmn.jpg