IN CERCA DELLA BESTIA

La mente umana si intrattiene con tali                    Stalker2.jpg

simboli e metafore, sistemando

l’universo in un monologo interiore,

e si delizia con il lupo.

Il lupo è il simbolo del male di un 

tempo e la mente smania per le 

distinzioni tra bene e male;

è il simbolo del guerriero e noi,

a livello personale, ci preoccupiamo

del nostro coraggio e della nostra 

nobiltà, ma è anche un’immagine

terrificante e alla mente umana piace spaventarsi.

Il simbolismo e le metafore dell’immaginario lupesco non sono vasti, ma sono potenti.

Sono radicati nel fondamento dell’anima. La tradizione del lupo eroe guerriero è vecchia

quanto la storia. Le leggende di Romolo e Remo e di altri bambini allevati da lupi fanno

emergere un’altra immagine antica, quella della lupa benevola. La morte di uomini scambiati

per lupi mannari e bruciati vivi nel Medioevo rappresenta un ennesimo evento negativo

legato al lupo. Altrettanto vecchie, sebbene non così diffuse al di fuori dell’Europa, sono

le immagini sessuali associate ai lupi: in latino la ‘lupa’ è la meretrice e la femmina del

lupo, in inglese il fischio di ammirazione emesso al passaggio di una donna si chiama

‘fischio del lupo’, e poi c’è il già citato idioma francese, ‘elle a vu le loup’, per connotare

la perdita della verginità. Sui muri di una catacomba romana, la giovane Susanna

insidiata da due anziani è dipinta come una pecora assediata da due lupi.

Ho già detto del lupo in quanto simbolo del crepuscolo. Altri scrittori suggeriscono,

trovandomi d’accordo, che il lupo fosse un simbolo che rifletteva due caratteristiche

umane della guerra: impulsi istintivi e comportamento razionale. Nel corso della

storia, l’uomo ha esternato la sua natura bestiale, trovando un capro espiatorio sul

quale potesse accumulare i peccati e la cui morte sacrificale ne costituiribbe l’espiazione.

Ha attribuito al lupo i suoi peccati di brama, lussuria e inganno e lo ha condannato a

morte in letteratura, nel folklore e nella vita reale.

Il conflitto nodale tra la natura benigna e quella maligna dell’uomo è palesato nelle

immagini gemelle del lupo in qualità di killer famelico e madre che nutre e cresce

i figli. La prima era il lupo mannaro, la seconda la madre di bambini che fondavano

nazioni. Oggi, come gran parte dei popoli nella storia, noi stiamo dalla parte delle

madri-lupi surrogate, anche se lo consideriamo un fenomeno folcloristico. Ma

non abbiamo più notizie dei lupi mannari, che rappresentavano una dura realtà

nel Medioevo. La loro presenza fisica non era messa in dubbio, e nella sfera simbolica

costituivano tutto ciò che di indegno esisteva nell’uomo, soprattutto ferocia e

lussuria.

(B. Lopez, Lupi)

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IN CERCA DELLA BESTIAultima modifica: 2010-10-25T09:14:00+02:00da giuliano106
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