Ma, come non esiste in realtà limite alla truffa, così non ne esisterebbe a questo saggio se
dovessi accennare sia pure alla metà delle variazioni sul tema cui questa scienza si presta.
Sono quindi costretto a concludere, e il modo migliore per farlo è quello di dare riassunto
di una magistrale, anche se un po’ complicata, truffa di cui è stata recentemente teatro la
nostra città, e che è stata in seguito ripetuta con successo in altri, ancor verdi, pascoli dell’
Unione.
Un signore di mezza età arriva in città,
non si sa da dove. Una persona dal
comportamento scrupoloso, cauto,
contegnoso e prudente. Il suo
abbigliamento è estremamente curato
ma semplice, senza ostentazioni.
Cravatta bianca, panciotto largo,
più confortevole che elegante; scarpe
comode, dalle suole spesse; e
pantaloni senza bretelle.
Nell’insieme, ha l’aria dell”uomo
d’affari’ ‘par excellence’ – benestante,
quasi astemio, preciso e rispettabile – uno di quei personaggi esteriormente rigidi e severi
ma interiormente teneri, quali vediamo nelle commedie di successo – gente le cui parole
sono altrettante garanzie, che si distingue perché con una mano distribuisce ghinee in elemosine,
mentre con l’altra, a puro titolo di scambio, esige fino all’ultima frazione di centesimo.
Crea un mucchio di difficoltà prima di trovare un alloggio che gli vada bene. Non gli piacciono
i bambini. E’ avvezzo alla quiete. Le sue abitudini sono metodiche – e preferirebbe prendere
alloggio presso una piccola e risettabile famiglia privata, di sani princìpi religiosi. Per il prezzo,
non c’è problema -solo, insiste per saldare il conto al primo di ogni mese e, quando trova la
casa di suo gradimento, chiede alla padrona di non dimenticare mai, per nessun motivo, le
sue istruzioni su questo punto –
ma di fargli una fattura, e una ricevuta,
alle dieci di mattina in punto, il primo
giorno di ogni mese e di non
rimandare mai, in nessun caso, al
secondo giorno.
Sistemate queste questioni,
il nostro uomo d’affari affitta
un ufficio in un quartiere più
rispettabile che elegante della città.
Non c’è nulla che egli disprezzi più
dell’ostentazione.
‘Dietro l’esibizione esteriore’, dice, ‘raramente c’è buona sostanza’ – osservazione che colpisce
la padrona di casa a tal punto che l’annota nella grossa Bibbia di famiglia, sull’ampio margine
dei Proverbi di Salomone.
La mossa successiva è quella di farsi pubblicità, più o meno nel modo appresso riportato, sui
giornali quotidiani d’affari della città – quelli da mezzo scellino; i giornali che costano meno
vengono scartati perché non ‘rispettabili’, e anche perché richiedono il pagamento anticipato
per le inserzioni. Il nostro uomo d’affari sostiene il principio che non bisogna mai pagare un
lavoro prima che sia compiuto.
(CERCASI. Gli inserzionisti, in procinto di avviare operazioni d’affari ad ampio raggio in
questa città, desiderano assumere tre o quattro impiegati ‘intelligenti e competenti’, ai
quali verrà corrisposto un generoso stipendio. Si richiedono le migliori referenze non tanto
in merito alla capacità quanto all’integrità. Trattandosi di un lavoro di grande responsabilità,
che comporta il passaggio di grosse somme di denaro per le mani degli impiegati, si è
ritenuto opportuno chiedere un deposito di 50 dollari, da ogni dipendente assunto.
Inutile quindi presentarsi se non disposti a versare ai presenti inserzionisti la cifra in
questione e se non in possesso delle migliori referenze di moralità PER ESSERE ASSUNTI
DALL’AGENZIA. Saranno preferiti i giovani di profondi princìpi religiosi. Presentarsi
dalle 10 alle 11 e dalle 16 alle 17 da BOGS, HOGS, LOGS, FROGS, & Co. n. 110 Dog Street)
Entro il 31 del mese, l’inserzione ha portato negli uffici dell’Agenzia…..della BOGS, HOGS,
LOGS, FROGS & Co. 15 o 20 gentiluomini e una giovin donzella di profondi princìpi
religiosi.
Ma il nostro uomo d’affari non ha alcuna fretta di concludere un contratto di assunzione
– un uomo d’affari non è mai precipitoso – e solo dopo uno stringentissimo interrogatorio
in merito alle inclinazioni religiose di ciascun giovane gentiluomo, l’assunzione è conclusa
e la ricevuta per i suoi 50 dollari a puro titolo cautelare dalla rispettabile ditta.
Il mattino del primo giorno del mese successivo, la padrona di casa non presenta il conto,
come aveva promesso – una negligenza per cui il rispettabile capo della DITTA in ogs
avrebbe di certo redarguita severamente, se lo si fosse potuto convincere a rimanere ancora
un giorno o due in città per quello scopo.
Date le circostanze, i poliziotti hanno avuto giornate pesanti, spese a correre qua e là; e
tutto quello che possono fare è dichiarare che l’uomo d’affari è sicuramente ‘hen knee
high’ – dal che molti deducono che essi intendono dire n.e.i. – iniziali dalle quali si risale
alla classica espressione ‘non est inventus’. Frattanto i giovani gentiluomini, nessuno
escluso (assunti dalla rispettabile DITTA), sono un po’ meno religiosi e devoti di prima,
mentre la padrona di casa acquista per uno scellino una bella gomma e cancella accuratamente
l’annotazione a matita che qualche idiota ha tracciato nella sua grossa Bibbia di famiglia,
sull’ampio margine dei Proverbi di Salomone.
(E.A. Poe)
Da http://giulianolazzari.splinder.com