CONFRONTO 2

Da  http://pietroautier.myblog.it

      http://giulianolazzari.myblog.it

– Non si può giudicare la religione, come tu fai, solo in base alla

strumentalizzazione politica che ne viene fatta, obiettai.

– Questo perché ogni cosa in questo mondo è suscettibile di strumentalizzazione:

anche l’ideologia comunista di cui poco fa ti sei fatto portatore.

Tieni presente che sempre esisteranno le società degli uomini, e che deve per

forza esistere una lingua comune in cui parlare della vita e della morte, e della più

ampia cornice in cui si svolge il nostro esistere. Questa ricerca di una lingua comune

ha portato, nella storia, all’elaborazione di forme spirituali dotate necessariamente

di grande forza di persuasione: come altrimenti avrebbero potuto tanti uomini

vivere con esse e per esse durante tanti secoli?  Non si può liquidare sommariamente

la religione sulla base di considerazioni come le tue.

Ma forse tu sei così critico perchè senti il bisogno di un’altra e nuova religione in

cui non si dia l’idea di un Dio personale.

– Io non apprezzo nessun mito religioso, rispose Dirac, se non altro perché si

contraddicono l’un l’altro.

Sono nato in Europa e non in Asia solo per caso: non vedo perché ciò dovrebbe

costituire un criterio di giudizio per stabilire che cosa è vero o in che cosa

dovrei credere. Io posso credere solo in ciò che è vero.

E in quanto al retto comportamento, posso giungere a stabilirlo per mezzo della

ragione soltanto in base alla situazione in cui mi trovo: poiché vivo in società

come altri, devo attribuire a questi stessi diritti che reclamo per me.

Cerco di essere equo: non mi si può chiedere altro.

E le chiacchiere sulla volontà di Dio, sul peccato e sul pentimento, su un mondo

oltre questo verso il quale dobbiamo tendere, ad altro non servono che a 

nascondere questa nuda verità. 

Credere in Dio c’ incoraggia a pensare che Dio vuole che noi ci sottomettiamo a 

una forza superiore: idea utilissima per mantenere certe strutture sociali che 

magari hanno avuto senso in passato, ma che certo non hanno più posto nel 

mondo moderno. 

Trovo inaccettabili tutti questi discorsi sulla cornice più ampia e compagnia bella.

La vita, in fondo, è come la scienza: vivere significa incontrare difficoltà e cercare

di superarle. E le difficoltà si vincono solo una alla volta: la tua cornice più ampia

non è che una sovrastruttura mentale aggiunta a posteriori.

(W. Heisenberg, Fisica e oltre, Bollati Boringhieri)

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CONFRONTO 2ultima modifica: 2010-10-03T08:00:00+02:00da giuliano106
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