AL POLO AUSTRALE IN VELOCIPEDE (in attesa dello sciopero)(3)

….Wilkye non si era ingannato                  al polo australe in velocipede.jpg

sulla scelta della macchina, per

procedere prontamente e con

piena sicurezza  verso quel

misteroso polo australe, che

fino allora aveva opposto le

sue immense barriere di

ghiaccio agli arditi tentativi

delle navi di tanti esploratori.

Si poteva dire, quasi con

certezza, che egli stava per

sciogliere felicemente la

secolare questione sui

mezzi meglio adatti per

poter raggiungere quel

punto, fino allora mai veduto

da alcun essere umano.

Se le navi avevano fatto cattiva prova, se le spedizioni pedestri erano terminate quasi tutte

con un completo disastro, quella macchina leggiera ma solida, che poteva filare sopra gli

immensi campi di ghiaccio con una velocità superiore a quella dei più agili od ai più

rapidi steamers moderni, poteva riuscire nell’ardua impresa e trionfare pienamente sulla

spedizione inglese che non disponeva che dei mezzi ordinari e assolutamente insufficienti

in quelle regioni del freddo.

Era bensì vero che gli esploratori americani avevano appena allora cominciato il viaggio

e che forse gravi pericoli li attendevano sull’immenso continente polare, il quale poteva

preparare a loro delle tremende sorprese, ma pel momento dvevano essere soddisfatti

ed anche sperare nella buona riuscita della spedizione.

Infatti il velocipede funzionava perfettamente bene e divorava la via procedendo senza

scosse e senza slittamenti, quantunque rimontasse la costa che era erta assai. Le gomme

dentellate pareva che si aggrappassero alla liscia superficie dei ghiacciai e guadagnavano

terreno con tale velocità, che in pochi minuti i tre esploratori si trovarono sulla cima delle

colline.

Volsero gli sguardi verso la costa e scorsero, fermi dinanzi alla capanna, Bisby ed i sei

marinai, che li salutarono per l’ultima volta agitando i loro berretti.

– Addio amici! gridò Wilkye.

Un hurrà fragoroso fu la risposta, poi quei sette uomini scomparvero.

Il velocipede superata la cima, scendeva l’opposto versante, seguendo un burrone ricoperto

di ghiaccio, muovendo diritto verso le immense pianure che si estendevano verso il sud,

fino ai piedi della lontana catena di montagne scorta il giorno innanzi.

In tre velocipedisti, mettendo in opera i freni per impedire qualche pericoloso scivolamento

che poteva produrre dei guasti al motore, giunsero felicemente nella pianura, la quale

scintillava sotto i raggi dell’astro diurno, come un immenso specchio.

La temperatura non era più rigida come sula costa: oscillava fra i 3° ed i 5° centigradi

sotto lo zero, accennando a rialzarsi allo zero, e qua e là si vedevano le tracce d’un

imminente sgelo. Infatti dalle alture cominciavano già a scendere dei piccoli torrentelli

che andavano a perdersi nella pianura e sotto al crostone di ghiaccio che copriva la terra,

si udivano di quando in quando dei muggiti, che parevano prodotti dallo scorrere dei

grossi torrenti. Qua e là s’aprivano poi delle fessure, dei lunghi crepacci che dovevano

però rinchiudersi durante la brevissima notte, e dovunue si udivano crepitii e detonazioni.

Quella pianura o meglio quel deserto di ghiaccio, era però affatto spopolato. Non si

vedeva, su quella candida superficie, alcuna macchia oscura che indicasse la presenza

di qualche foca o di qualsiasi altro animale. Solamente in aria volavano pochi Aenops

aura, puzzolenti uccelli che cadendo vomitavano una tale quantità di sterco, da infettare

l’aria per parecchio tempo.

– Ebbene amici, cosa dite di questo viaggio? chiese Willkye ai due velocipedesti.

– Che se non sopraggiungono delle disgrazie, noi vedremo ben presto il polo, disse

Peruschi.

– Ed io dico che non ho mai viaggiato così comodamente, disse Blunt. Un viaggio di

3000 miglia sui ghiacci!…..Tenterebbe molte persone, signor Wilkye.

(E. Salgari, Al Polo Australe in velocipede)

Da http://giulianolazzari.splinder.com

salgari e motta.jpg
AL POLO AUSTRALE IN VELOCIPEDE (in attesa dello sciopero)(3)ultima modifica: 2010-10-17T13:02:00+02:00da giuliano106
Reposta per primo quest’articolo